Gentile Anna, la risposta per il tuo caso è analoga a quella della domanda di Silvia del 5/3/2006 per cui non ti preoccupare e in bocca al lupo.

Ciao, no tra gli effetti collaterali del farmaco non c'è alcun effetto diretto sulla quantità o qualità degli spermatozoi.

Cara Ivana, l'argomento è delicato anche perché talvolta è difficile a spiegarsi in poche parole per cui ti invito vivamente a parlarne con il tuo specialista. Ti dico però che la translucenza nucale appartiene a quella categoria di esami che servono a determinare se in una gravidanza ci sia un rischio di malattie cromosomiali (In particolare la trisomia 21 o sindrome di Down) aumentato o diminuito rispetto a quello medio per l'età della paziente. Questo serve in particolare per capire quanto sia utile o necessario approfondire le ricerche con esami più invasivi. In nessun caso la Translucenza Nucale permette di fare una diagnosi diretta. I valori assoluti vanno messi in relazione con l'epoca gestazionale e la lunghezza Vertice-Sacro dell'embrione, il tutto fornisce una valutazione statistica del rischio. Ti ricordo infine che una diagnosi di certezza per quanto attiene le malattie cromosomiche e molte di quelle genetiche è possibile solo con l'esame dei cromosomi come avviene nell'amniocentesi.

Cara Gabriella, in Italia le interruzioni volontarie di gravidanza sono disciplinate dalla legge 194 la quale tra l’altro prevede che prima di tutto tu faccia un colloquio presso un consultorio. Successivamente dovrai recarti presso l'ospedale che ti verrà indicato per effettuare un colloquio con l'anestesista e le analisi cliniche di routine prima di un intervento. Dovrai eseguire anche un elettrocardiogramma e una ecografia per accertare l'epoca di gravidanza. Ti verrà poi comunicato quando potrai andare per effettuare l'interruzione. Dopo l'intervento ti verrà prescritta una terapia e dopo circa 15 giorni farai un controllo ginecologico. Di solito non ci sono complicazioni per eventuali future gravidanze. Ti consiglio per il futuro comunque, se al momento non desideri un figlio, di pensare ad un metodo contraccettivo sicuro.

Durante la gravidanza si hanno profonde modificazioni nei componenti del sangue e questo è un fenomeno fisiologico cioé normale. I leucociti aumentano e valori di 10-15.000 per millimetro cubo sono da considerarsi normali quindi stai tranquilla Ivana perchè tutto ciò è nella norma e la tua "leucocitosi" permarrà per tutta la durata della tua gravidanza.

Cara Silvia, ti consiglio di parlarne con il tuo neurologo, in linea generale, in una paziente come nel tuo caso ben controllata, la gravidanza non comporta peggioramento dei sintomi, anche se talvolta è necessario modificare la dose e la tipologia dei farmaci rispetto all'epoca pre-gestazionale. Di norma poi dopo il parto si può ritornare alle condizioni e dosaggi pre-gravidici. In conclusione l'epilessia in gravidanza può essere ben controllata e non alterarne il decorso.

Ciao Elena, niente di complicato, in gravidanza bisogna tenere sotto controllo il peso corporeo. La maggior parte degli specialisti considera ottimale un aumento di peso di non più di dieci Kg. a termine, mentre è ancora diffusa l'idea che in gravidanza si debba "mangiare per due". Il controllo del peso consiste semplicemente nel salire sulla bilancia.

Dalla tua domanda mi pare di capire che tu hai già gli anticorpi (IGg) specifici per la toxoplasmosi, questo significa che probabilmente hai contratto l'infezione in passato.E' comunque ugualmente importante seguire le norme (che sono descritte nella precedente mia risposta a Paola del 18/01/06) per evitare la possibilità, se pur remota, di una seconda reinfezione. Esiste infatti il rischio, anche se percentualmente molto basso, che si ripresenti una nuova infezione da toxoplasma nonostante la presenza di anticorpi specifici. In caso di reinfezione comunque le conseguenza per il feto sono molto meno significative rispetto ad una infezione primaria.

Cara Giovanna, mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare per ben tre volte questa spiacevole esperienza. Comunque posso dirti che che durante la vita di una donna la possibilità che si verifichi almeno un aborto è molto frequente. Mi sento però di consigliarti di effettuare una completa esplorazione diagnostica per escludere eventuali cause dismetaboliche, genetiche, immunitarie o malformative che potrebbero essere alla base di questi episodi ripetuti di abortività. Sarebbe opportuno che anche il tuo partner si sottoponesse a semplici indagini per escludere una sua responsabilità. Comunque, vista la tua giovane età sicuramente riuscirai ad avere gravidanze fisiologiche che ti permetteranno di archiviare questi spiacevoli incidenti di percorso...In bocca al lupo...

Cara Vanda, mi dispiace che tu abbia avuto questa piccola complicanza della parto analgesia, si tratta di un fenomeno che si verifica in una parte dei casi e non significa che l'operatore abbia commesso errori. Si tratta di un fenomeno tanto fastidioso quanto innooquo che si risolve con qualche giorno di riposo sdraiati, una adeguata idratazione e se necessario farmaci che riducano il fastidio. Il tutto, una volta passato, non comporta alcun problema a distanza di tempo.